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"On the road" verso i Comites

Pubblicato da Dora Attubato su 19 Marzo 2015, 14:45pm

Tags: #Comites, #Principato di Monaco, #Awana Gana, #On the road, #politica, #Monte-Carlo, #crisi, #doppia imposizione, #italiani, #Ivan Falsetta

"On the road" verso i Comites

Awana Gana, un film in uscita e un trascorso da dee-jay, in lista per i Comitati estero di Monaco

"Non il peggiore degli artisti, ma il migliore dei guitti “. Così si definisce Awana Gana alla vigilia dell'uscita del film di Ivan Falsetta, On the road, nelle sale dal 26 marzo, dove veste i panni di, "se possiamo dire, un predicatore che si scaglia contro un cambiamento radiofonico senza arte né parte, richiamando un po' la figura di un personaggio interpretato in un altro film tanti anni fa, White pop Jesus”.

"On the road" verso i Comites

Da animatore a disc jockey,da musicista a giornalista ad attore, a… politico. Residente da anni nel principato di Monaco, Awana Gana è attualmente candidato in una delle liste per i Comites, i Comitati per gli italiani all'estero, ma ci tiene a precisare. "Non sono elezioni politiche".

Lo sappiamo. È che viene spontanea l'ironia sugli italiani che hanno la politica nel Dna, anche in un'isola apolitica come Monte-Carlo. In ogni caso, cosa sente di poter fare per i suoi connazionali?
Sono stato spinto ad interessarmi delle problematiche e delle relazioni tra l’Ambasciata e le istituzioni monegasche. Sono convinto di poter apportare un contributo positivo e farò il possibile per rendere più facili i rapporti e dare più importanza alle esigenze dei connazionali che per troppo tempo sono state trascurate.

I vostri slogan sono un po' rétro (Una ventata d'aria fresca; Votando per noi, possiamo pedalare per voi). E' come se cancellassero gli anni bui della crisi in Italia e tornassero indietro di qualche decennio. Che percezione hanno avuto gli italiani a Monaco, che generalmente sono considerati privilegiati, della recessione e della crisi delle istituzioni?
Indubbiamente, anche qui, sebbene si viva, in un certo senso, in un’ isola felice, di riflesso qualche corrente d’aria c’è… Se vogliamo dire che gli slogan sono"rétro", definiamoli pure così, ma la cosa è voluta, in quanto l'intenzione è di riproporre l’entusiasmo e la positività di qualche decennio fa.
I Comites, si sa, sono solo organi consultivi. Se dovesse venire eletto e avesse la possibilità di vedere concretizzata qualche sua proposta, quale sarebbe il suo primo atto?
Mettere à disposizione uno dei nostri in Ambasciata, una o due volte alla settimana, per ricevere i connazionali e ascoltarli.

"On the road" verso i Comites

Cosa pensa del recente accordo sulla doppia imposizione stretto anche con Monaco dopo la Svizzera?
Stiamo vivendo un cambiamento epocale e nulla tornerà come prima. Coloro che non se ne rendono conto, o non vogliono, vivranno male. Pare, comunque, che il suddetto accordo sarà definitivo dal 2017 e, in più, su richiesta e non riguarderà i residenti.

Com'è l'Italia vista da un luogo che appare quasi incantato per chi non ci vive?
C’ è del positivo e del negativo ovunque. L’Italia era, è, e resterà la Madre Patria. Purtroppo, fa male vederla ridotta così, in balia di, non faccio di tutta l’erba un fascio, molti cialtroni, approfittatori “prêt-à-porter” della politica. Chiaro è che, in un certo senso, ognuno ha un po’ quello che si merita. Non capisco la gente che si lamenta, si indigna e poi subisce passivamente.

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