Chi ha visto l'intervista in tv assicura che non era così gonfio come nelle foto circolate sul web, che hanno fatto gridare al ritocco. Gabirel Garko risponde su Repubblica alle insinuazioni seguite all'ospitata nel programma L'Arena di Massimo Giletti, secondo cui l'attore si sarebbe sottoposto a dei rimedi estetici antirughe. Presenta le prove che, con una app, sono le foto a subire il ritocco e sta valutando con i suoi avvocati se adire le vie legali.
E' un po' il teorema della "gnocca senza cervello", che, in questo caso, si traduce al maschile. Peccato che lo gnocco sia un alimento. Ma quante (e quanti) vorrebbero che Garko lo fosse…
Detto ciò, i colpi di coda dell'esigenza di catalogare esseri e stili in categorie prefissate, resistono: se è bella è scema o è mign…ta; se è bello è idiota o è gay. E, in effetti, l'ex Mister Italia, quanto ad allusioni gossippare su una presunta omosessualità, proprio non può lamentarsi. Peccato siano state smentite non dal diretto interessato, ma dalle sue partner. Quindi, bello è bello, povero non sembra, famoso senza dubbio, etero accertato, dotato di cervello anche… Mancava la bufala del ritocco.
Vero è che le fortune si concentrano su una persona sola e questo può far rodere il fegato all'hacker anatroccolo, che davanti al computer pensa di potersi sentire meglio involgarendo un volto baciato da Venere. Senz'altro, c'è chi si accontenta davvero di poco. Ma, probabilmente, non rispetterà il proverbio e non avrà di che godere, perché pare che lo "gnocco" abbia le idee ben chiare sulla vicenda, dalla quale avrà tutto da guadagnare: "Gli avvocati stanno valutando i danni, per me è stato un danno. Basta con chi si diverte alle spalle di qualcuno. E' vero che sono un personaggio pubblico, ma non è sempre vero che “l’importante è che se ne parli”. Da questa storia uscirò più vincente di prima, ma mi ha ferito. Ho scoperto che c’è tantissima gente infelice. E invidiosa. Sono contento, almeno una volta hanno goduto, li ho reso felici. Fin da piccolo la mamma mi ha insegnato l’altruismo".
E la mamma deve avergli insegnato anche la scaltrezza e la massima del cinese che aspetta sulla riva del fiume.