Il 2014 nel primo e-book di Marco Melegaro
Se gli uomini fanno la storia, le parole fanno la cronaca. Si potrebbe sintetizzare così il già sintetico e-book del giornalista di SkyTg24, Marco Melegaro, dal titolo Pillola mediatica (Ed Imprimatur). Un lavoro che ripercorre tutto il 2014 attraverso le dichiarazioni dei protagonisti e i flash dei media, carta stampata e telegiornali, seguiti da una riga di commento. Tutti i colori di un anno segnato da colpi di scena alternati a routine, laddove per routine si intende, in ogni caso, lo straordinario quotidiano che trasforma un fatto in notizia.
Per dirla con le parole dell'autore, si tratta di: "un’inedita rivisitazione del circo mediatico". Già, quel circo che, indifferentemente, mette sul carrozzone l'uomo della strada e l'attore di grido, vittima e carnefice, padrone e servo, ladro e gentiluomo, Adamo ed Eva nella infinita lotta dei sessi. E quelli del giorno prima, con le dovute eccezioni, non sono gli stessi del giorno dopo. Dalle stelle del giornale alla stalla dell'anonimato. Un po' come le merci, anche le notizie hanno il loro carico e scarico, con i relativi ricicli. E così Melegaro ripercorre la scalata al potere di Renzi (da "Fassina chi?", passando per "Enrico, stai sereno", fino all'imbarazzante passaggio della campanella); l'addio di Alfano a Berlusconi con le invettive al vetriolo della Santanchè; le intemperanze di Grillo; il successo di Sorrentino con La grande bellezza, dai Golden Globe agli Oscar; e tutto ciò che ha caratterizzato l'anno passato e che queste righe non possono contenere.
L'intento, dice ancora l'autore, "non è solo quello di far riflettere e di strappare un sorriso (talvolta dolceamaro) a chi legge o rilegge quanto è successo l’anno scorso. Si vuole anche documentare, sia pur attraverso una sintesi che è del tutto personale, gli avvenimenti accaduti".
E di materia per riflettere, in questo e-book, ce n'è anche troppa. Di solito, le pillole si prendono per guarire da una malattia o per lasciarsi alle spalle un dolore fisico o psichico. Quelle di Melegaro potremmo, al contrario, considerarle anti-psicofarmaci: invece di acquietare la mente, le fanno fare lo straordinario. Succede quando si guarda indietro e ci si accorge che nulla è cambiato e che il circo, città dopo città, si ripete. Dunque, nell'era dell'instant book, l'operazione audace di Melegaro che pubblica, sei mesi dopo, un libro sul 2014, è un po' quella che i francesi chiamano "à rebours", che ha un doppio significato: controcorrente e a ritroso.