La denuncia di molestie non è una moda. Fatto salvo questo principio, esiste un confine tra l'avance e la molestia? Probabilmente, sì. Basta affidarsi al buonsenso, che, vocabolario alla mano, equivale alla "saggezza applicata alla vita quotidiana". Resta da vedere se il buonsenso delle donne va verso la ghigliottina indiscriminata o verso la saggezza di cui sopra. Liberté vuol dire libertà di demonizzare e rovinare vita e carriera del potente di turno che osa una pacca sul "lato b" o un complimento pesante? Insomma, se il maiale non basta solo svergognarlo, avremo una pandemia di indigestione da salsicce.
In una canzone degli anni Ottanta, Fiorella Mannoia sii rammaricava di non sentire più i complimenti del paly boy dal finestrino delle macchine in corsa. Se l'operazione ghigliottina va avanti, non avremo nemmeno più i play boy, ma una massa di uomini terrorizzati e incapaci di fare il primo passo. Si chiederanno se il corteggiamento non sia anch'esso una molestia e, nell'incertezza, si snatureranno i ruoli e il gioco delle parti tra i sessi debole e forte. Non ci saranno più quei "no" delle donne che vogliono dire "sì", quei rifiuti che sanno di consenso.
E dire che anche nei film, le più belle storie d'amore sono nate da un bel "no" inizale. Sembrerà strano, ma la libertà di dire "no" non ce l'ha tolta nessuno. E chi scrive, quel "no" lo ha pagato con qualche porta che non si è schiusa. Sono situazioni che non devono ripetersi, ma la caccia alle streghe nel Duemila non si può tollerare, produrrebbe effetti devastanti. Siamo davvero pronte a bruciare tante vittime coi processi sommari?
Avrà ragione Cathérine Deneuve a dire che gli uomini devono avere il permesso di importunarci? O vale la pena ascoltare la compianta Marina Ripa di Meana, secondo la quale "questo puritanesimo di facciata non fa bene al femminismo"? La storia ci insegna che al terrore è seguita sempre la reazione e che la risposta alla ghigliottina è stata la Restaurazione. E, così, le parole di chi ha vissuto sulla propria pelle l'orrore dello stupro dovrebbero illuminarci. Samantha Geimer, che fu violentata da adolescente dal regista Roman Polanski, ha sentenziato che "non dobbiamo chiedere agli altri cosa sia permesso alle donne". Come a dire: "A seconda dei casi, sapremo fare i giusti distinguo". Le donne lo sanno.Tutto il resto è polemica. La libertà e il rispetto vanno oltre.