Dopo il confronto-scontro con Daniela Del Secco D'Aragona nell'ultima puntata del Grande Fratello vip, andata in onda lunedì scorso su Canale 5, la contessa De Blanck ribadisce che le sue intenzioni erano buone e che non aveva nessuna voglia di litigare: "Volevo sul serio complimentarmi con lei. Nient'altro".
Complimentarti per cosa? Non lo ha capito nessuno.
Per il suo successo. Per quello che è riuscita a creare partendo da zero. La ritengo una brava imprenditirice. Il marchio della sua azienda, Marchesa d'Aragona, è stata una geniale trovata. Purtroppo, non mi ha lasciato il tempo di parlare.
Non ti ha lasciato parlare, perché hai messo in dubbio le sue origini nobili.
Perché si tratta solo di un marchio aziendale, non di un titolo nobliare. Ognuno alla propria azienda dà il nome che vuole. Io posso decidere di aprire un'attività ortofrutticola e chiamarla "Principessa del pisello". Questo non vuol dire che io, automaticamente, diventi principessa.
Ovviamente, ti assumi la responsabilità di quello che dici. D'altronde, lo hai detto anche durante la puntata.
Ovvio. Ho gli elementi per dimostrarlo nelle sedi opportune.
Parliamo, invece, di una cosa che nessuno sa: la storia dei De Blanck è strettamente legata ai re d'Aragona.
Certo, tutto ha inizio nel Quattrocento, con un cavaliere templare, Francisco Maria Rodriguez, che era solito indossare dei paramenti bianchi. Di qui, il suo soprannome: "habillado de blanco" (vestito di bianco). Intorno al 1.100, Augusto de Blanco sposò la contessa Giovanna Aznar d'Aragona e il re Alfonso lo insignì del titolo di barone, assegnandogli la baronia di Sequevilla. In seguito, ai de Blanco fu attribuito il titolo di conti. Dopo una migrazione in Francia, il cognome si francesizzò e, perdendo la desinenza, divenne De Blanc. Al tempo della rivoluzione francese, i conti occupavano delle posizioni di prestigio alla corte del re. Per questo, furono costretti a lasciare la Francia per recarsi in Olanda, dove avevano molti possedimenti. Nel paese dei mulini a vento il nome si olandesizzò e subì l'ultima trasformazione con l'acqisizione di una "k" finale.
E veniamo ai nostri giorni. Ti è stato chiesto di entare nella casa, ma hai rifiutato. Perché?
Diventerei claustrofobica a vivere sotto lo stesso tetto con tante persone e per tanto tempo. E poi, sarebbe impossibile il rapporto con la Del Secco. Temo che non riuscirei a controllarmi. Sono vera, sono sanguigna e le cosiddette ciabatte di cui parlava Daniela, le porto davvero e ne vado orgogliosa, perché non sono pantofole, ma gioiellini. Sono stata un'antesignana. Ne possiedo una collezione preziosa comprata con il compianto Egon Von Furstenberg. Oggi, Gucci le ha lanciate con la pelliccia e le star e le influencer ne vanno pazze. Ho anticipato la moda.
Dei concorrenti, chi ti è piaciuto di più?
Eleonora Giorgi, che conosco da tanto tempo e che stimo, e Valerio Merola, che è un gran signore. Mi spiace che sia stato eliminato così presto.
Facciamo un pronostico. Chi vince?
Non lo so. Non seguo assiduamente la trasmissione e non mi sento di fare previsioni.
Sicuro che non ci ripensi e lunedì ti ritrovo nella casa con gli altri gieffini vip?
Sicurissima.
Quando il sangue... è rosso