Nemmeno Pretty woman, da americana, sognava di diventare la first lady degli Stati Uniti. Riuscì, però, a conquistare un miliardario. Nemmeno Melania Trump, da "immigrata", ambiva ad abitare alla Casa Bianca. Le bastava aver sposato un miliardario americano che voleva costruire i muri per impedire agli immigrati di varcare i confini degli "ospitalissimi" Usa. Ma le è toccato questo grande sacrificio e lo diciamo senza ironia. Se è vero che nel 2016, come afferma la scrittrice Monica Byrne, era tutto pronto per il divorzio, il risultato delle presidenziali ha, poi, cambiato tutto. Trasloco dalla Trump Tower e prigione dorata a Washington, riflettori puntati giorno e notte e pochissime gaffes innocenti. Staff ridotto al minimo (sembra solo dieci collaboratori) e presenze calibrate, condivise con la figliastra Ivanka. Prima donna o primadonna? Chissà. Le first lady di ultima generazione, teste coronate comprese, si sono distinte per aver rubato la scena ai mariti. Lei ha tenuto quel passo indietro che viene richiesto alle moglii dei regnanti. La domanda è: ma chi glielo ha chiesto? Non è una testa coronata. Forse, il low profile è il nuovo women power? Allora, perché avrebbe scopiazzato un discorso di Michelle Obama, potentissima opinion leader, beccandosi l'accusa mondiale di plagio?
Ma chi è veramente Melania? Il volto umano dell'era Trump? Può bastare? Forse, no. Anche perché, a voler essere proprio umani, qualche parola poteva sprecarla per l'assalto al Congresso. E il suo mutismo significa che il silenzio è d'oro o che "Chi tace, acconsente?" Muta anche quando ha deciso di non chiamare Jill Biden dopo le ultime elezioni per la telefonata di rito, seguendo il politically scorrect di The Donald. A questo punto, evidentemente, non la inviterà, come fece con lei, invece, Michelle Obama, a prendere il thé alla Casa Bianca prima dell'insediamento ufficiale.
Dunque, cosa resterà di Melania? I cappotti superchic, tra cui quello di Dolce e Gabbana indossato per il viaggio ufficiale a Roma? Costo, all'incirca, cinquantamila dollari. A pensarci bene, una first lady detta la moda, non la subisce. Così è stato per Jacqueline Kennedy, così è per Brigitte Macron, Kate Middleton, Letizia di Spagna. Insomma, la modella slovena che aveva impalmato il miliardario divenuto presidente degli Stati Uniti poteva fare la differenza. Poteva...