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Sex and the city in tre? Meglio di niente!

Pubblicato da Dorainpoi su 13 Gennaio 2021, 09:51am

Tags: #sex and the city, #Kim Cattral, #Sarah Jessica Parker, #Cyntia Nixon, #Cristin Davis, #Carrie Bradshaw, #Samantha Jones, #Taffy Brodesser-Akner

Sex and the city in tre? Meglio di niente!Sex and the city in tre? Meglio di niente!

Se l'attesa del piacere è essa stessa un piacere, sarà un piacere al quadrato aspettare il 2022 per vedere le nuovissime puntate di Sex and the city. E' la notizia più bella dopo il vaccino anticovid. Dopo mesi bui, di paure e lacrime, di distanziamenti e asocialità, tornano gli assembramenti glamour della serie cult che ha sdoganato lo status "single" globale. And just like that (E Proprio come allora), questo il titolo, ritorna su HBO, la stessa rete che lanciò la fiction nel 1998, in sole dieci puntate e senza Samantha (l'attrice Kim Kattral). In tempi non sospetti, dalle pagine di Dorainpoi.net avevamo anticipato che un eventuale sequel in quattro sarebbe stato improbabile e, purtroppo, non ci sbagliavamo. Troppa acredine divide Sarah Jessica Parker (Carrie nella serie) e Kim Kattral, ma i rapporti sono tesi anche con le altre due college, Cyntia Nixon (Miranda) e Crhistin Davis (Charlotte), tanto che già nel 2004, alla cena di gala degli Emmy Awards, l'attrice che impersonava la tabùless Samantha, scelse un altro tavolo e disse candidamente: "Siamo migliori amiche? No, siamo professioniste". E questo è proprio vero, sono così brave che ci hanno fatto credere che fossero inseparabili. E nell'immaginario collettivo sarà sempre così.

Chissà cosa si inventeranno gli sceneggiatori per giustificare la sua assenza. Sinceramente, non è un problema nostro. Benché la nota giornalista americana Taffy Brodesser-Akner abbia lanciato un sondaggio tra i suoi lettori sui motivi della defezione di Samantha, le analisi cervellotiche le lasciamo ad altri. Piuttosto, se proprio vogliamo una parte attiva, lanciamo un hashtag, non un sondaggio: #Samanthatorna. Servirà a poco, perché l'interprete della bionda PR newyorkese già da tempo aveva chiuso con Sex and the city ("Ho superato il traguardo con Samantha. Ho sessantuno anni. E' ora di voltare pagina"), ma, almeno, è un'idea divertente e non complicata di approcciare una notizia che dovrebbe essere accolta con leggerezza.

Invece, sono partiti gli arzigogoli cerebrali sull'improbabilità di un seguito con protagoniste cinquantenni. Il rischio è solo un'operazione nostalgia che renderà ancora più ricche (il cachet è di un milione cadauna a puntata) le protagoniste e deluderà il pubblico? Corriamo il rischio, non abbiamo niente da perdere. Non abbiamo scommesso. Sono gli sceneggiatori che l'hanno fatto e siamo curiosi di sapere come affronteranno il rapporto non facile delle cinquantenni con il sesso. Le nostre domande sono: saranno ancora innamorate dei loro mariti, avranno fatto delle sedute di medicina estetica, Carrie avrà sempre il gonnellino di tulle nella sigla?

 

 

 

 

 

 

Corto o maxi, sarà di nuovo tulle!Corto o maxi, sarà di nuovo tulle!

Corto o maxi, sarà di nuovo tulle!

 

 Il primo ciack in primavera risponderà ad alcune di queste curiosità. Intanto, se proprio vogliamo fare una riflessione seria, pensiamo in positivo, immaginiamo che questo sequel darà un imprinting definitivo al potere sociale della donna post anta. Ciò, automaticamente, farà la differenza anche nei rapporti privati con l'altro sesso. Questa è l'unica elucubrazione, profonda e pertinente, che ci siamo concessi. Per il resto, ricordiamo: "L'ammore non vo' p'nsier'!"-

 

 

 

 

 

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